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Deposito atti telematici

Avvertenza importante per gli avvocati

Sono stati di recente pubblicati sul Portale dei Servizi Telematici i dati relativi ai depositi telematici effettuati dagli avvocati nel periodo ottobre 2014/settembre 2015: risultano depositati nel periodo ben 4.978.388 atti con un incremento del 344% rispetto al mese di settembre 2014.

processo telematico avvocati

La stragrande maggioranza degli atti viene ormai correttamente redatta ed inviata ai sistemi degli uffici giudiziari, permangono però ancora due criticità:

Rispetto del formato Atto Principale

Mancato rispetto del formato dell'atto principale come previsto dalle regole e dalle specifiche tecniche del PCT (D.M. 44/2011 e Provvedimento 16.04.2014)

Continuano a pervenire agli uffici giudiziari buste telematiche all'interno delle quali il file denominato "Atto Principale (che normalmente coincide con l'atto processuale) NON è costituito da un documento informatica nativo con estensione .pdf sottoscritto con firma digitale ma dalla scansione di un documento cartaceo. Tale modalità di redazione non è conforme alla normativa tecnica e potrebbe implicare dichiarazioni di inammissibilità da parte del giudice.

Formato delle ricevute di accettazione

Mancato rispetto del formato delle Ricevute di Accettazione e Consegna (RdA ed RdAC) come previsto dalle regole e dalle specifiche tecniche del PCT (D.M. 44/2011 e Provvedimento 16.04.2014)

Successivamente all'avvenuta notificazione di atti a mezzo p.e.c. ai sensi dell'art 1 bis della Legge 53/1994 in fase di deposito delle relative ricevute di accettazione e consegno (RdA ed RdAC), vengono spesso inseriti nella busta telematica inviata all'ufficio giudiziario i file in formato .pdf delle medesime.

Si rappresenta la necessità, per il rispetto della norma e per dare al magistrato la possibilità tecnica di verificare contenuto di tali ricevute (RdA ed RdAC), di inviare all'ufficio giudiziario i file in formato .eml o .mso come previsto dalla normativa tecnica.

Il mancato invio delle ricevute in tale formato rende impossibile al magistrato di verificare l'effettiva avvenuta accettazione e consegna dei messaggi p.e.c. relativi alle notificazioni, con ovvie conseguenze sulla verifica d'ufficio della regolarità del contraddittorio.

Statistiche del portale processi e servizi telematici per avvocati.


Il procceso telematico in numeri:

Da novembre 2014 sono stati depositati da avvocati e professionisti oltre 5,5 milioni di atti: ad ottobre 2015 +464 mila (+344%) rispetto ad ottobre 2014. Nello stesso periodo i provvedimenti telematici depositati dai magistrati sono stati oltre 3,2 milioni, ad ottobre +146 mila (+63%) rispetto all'anno precedente. I tempi di emissione dei decreti ingiuntivi telematici sono quasi dovunque diminuiti: a Catania -22%, a Napoli -21%, a Milano -20%, a Roma -48%. Infine le comunicazioni telematiche attivate in tutti i tribunali e nelle corti d'appello sono state oltre 15 milioni con un risparmio per lo Stato stimato in oltre 53 milioni di euro. 

 

Tags: News

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